(11 giugno 2014) - Più passano i mesi, più in Sicilia, nellambito dellemergenza immigrazione, va delineandosi una situazione in tanti aspetti simile a quella determinatasi nel 2011, anno dellemergenza nord-Africa. Nome questultimo derivante dallomonima ordinanza di Protezione Civile, con cui il Governo decretò appunto lo stato di emergenza nellisola di Lampedusa, terra di frontiera nelloperazione sbarchi.
Sebbene da allora le condizioni siano mutate, e con esse siano cambiati anche gli scenari di accoglienza, non più collocati solo nellambito dellarcipelago delle Pelagie, ma aperti a tutta la Regione, la sostanza dei fatti è rimasta identica: ieri come oggi. E i diversi articoli finora raccolti nella finestra Isolamente accogliente ne danno diretta testimonianza: cronache di sbarchi, racconti di uomini e donne giunti dallaltra parte del Mediterraneo; disagi e difficoltà dovuti ad unorganizzazione complessa, dove i tempi di intervento seguono i ritmi, ormai continui, dei salvataggi effettuati dai mezzi della Marina militare impegnati nelloperazione Mare Nostrum, che tante vite, anche di appena pochi mesi, sono riuscite a salvare. È proprio per i minori, o meglio per lassistenza che deve essere loro riservata, che i Comuni siciliani, responsabili di tale assistenza, chiedono un supporto da parte del governo nazionale.
Negli scorsi giorni, a Palermo, si è tenuto un incontro, cui hanno preso parte i diversi rappresentanti degli enti locali coinvolti dagli effetti Mare Nostrum, nel corso del quale è stato affrontato il nodo della gestione dei MSNA (Minori stranieri non accompagnati). Durante il confronto spiega lassessore ai servizi sociali del Comune di Messina, Nino Mantineo è emerso che, nellambito della conferenza Stato-Regione, è possibile, in caso di situazioni di criticità, che lo Stato sostenga economicamente le Amministrazioni che sono impegnate nellospitalità di ragazzi e bambini. Il prossimo 19 giugno, giorno del secondo appuntamento fissato sempre nel capoluogo siciliano, a cui parteciperanno, in rappresentanza degli altri colleghi, gli assessori di Messina, Catania e Palermo, verranno messe nero su bianco le richieste da inoltrare al Ministero. Uno scenario pressoché analogo andò delineandosi proprio nel 2011, quando con apposita ordinanza, venne concessa una copertura economica agli enti locali direttamente coinvolti nella sistemazione dei minori.
Fino ad oggi ha spiegato lassessore Mantineo i Comuni hanno fatto il possibile per gestire lospitalità di questi ragazzi, ma la frequenza degli arrivi rende difficile trovare rapidamente delle idonee collocazioni. Messina, da ottobre ad oggi, ha accolto allincirca 300 minori, ad Augusta, invece, la cifra supera quota 2000. Un numero destinato a salire parecchio considerando lormai prossimo e stabile miglioramento delle condizioni meteo-marine. (Elena De Pasquale - Migrantes Messina)