(7 febbraio 2017) - L'Europa deve essere uno spazio culturale e umano aperto, con un'identità plurale e dinamica, capace di fondare le relazioni tra gli stati membri e con i paesi terzi sul reciproco rispetto, sul riconoscimento delle specifiche diversità culturali, sulla promozione delle libertà e dei diritti fondamentali, sul mantenimento della pace tra i popoli, sulla garanzia del principio di eguaglianza, sul rifiuto di ogni forma di discriminazione, sul ripudio della xenofobia e del razzismo.
E' sulla base di questo presupposto che
L'Italia sono anch'io, campagna a cui partecipano le principali organizzazioni nazionali che si battono per i diritti dei migranti, ha depositato alla Camera nel 2012 oltre 200mila firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare sulla cittadinanza.
Promessa e mai mantenuta, la riforma della legge sulla cittadinanza è al centro della mobilitazione lanciata dalla campagna LItalia sono anchio. Associazioni, sindacati e movimenti, preoccupati dal prolungarsi delliter di modifica, bloccato dalla mancata discussione in Senato, saranno in piazza tutti i martedì di febbraio con una serie di flash mob, per terminare con una manifestazione nazionale, il 28 febbraio a Roma. Obiettivo: far approvare quella che tutti definiscono una legge di civiltà, che riconosca formalmente la cittadinanza de facto di quasi un milione di giovani figli di migranti.