La bancarizzazione dei migranti
Oltre 2,5 milioni il numero dei conti correnti presso banche e BancoPosta intestati a cittadini immigrati delle 21 nazionalità (pari all88% dei migranti residenti in Italia) considerate nellindagine dellOsservatorio a dicembre 2013, cresciuto di circa il 40% dal 2010. A fine 2012 secondo lultima rilevazione disponibile, quasi nove cittadini immigrati su dieci sono titolari di conto corrente (l86%).
Secondo il rapporto cresce anche la capacità da parte dei migranti di cogliere le potenzialità offerte da nuovi prodotti finanziari che, pur non essendo perfetti sostituti del conto corrente, consentono unoperatività ampia in tema di servizi di pagamento: sono oltre 1,1 milione le carte con Iban e le carte PostePay offerte da BancoPosta, limitatamente ai migranti non titolari di un conto corrente. A dicembre 2012 quindi, un cittadino immigrato senza conto corrente su tre è titolare di una di queste carte (32,4%) con un incremento significativo rispetto allanno precedente quando lincidenza era al 27,8%.
per territorio e nazionalità
Nazionalità e luogo di insediamento sono le variabili che mostrano la maggiore correlazione con linclusione finanziaria e in modo particolare con il profilo finanziario del cittadino immigrato. Le comunità dallAmerica latina mostrano una familiarità con la banca più elevata rispetto alla media, seguiti dalle comunità di origine europea e africana.
Nel 2013, nel Nord Italia si registra la maggiore parte dei titolari di conto corrente (68%), dato che va letto coerentemente con la distribuzione della popolazione immigrata sul territorio italiano concentrata soprattutto nellarea settentrionale; il 25% dei bancarizzati al Centro, il 7% al Sud percentuale in crescita rispetto al 2010 (anche in relazione alluso delle carte).
Il cliente evoluto
Utilizza almeno sei prodotti bancari e ha una relazione matura con il sistema finanziario, in risposta a una pluralità di esigenze che vanno oltre la semplice custodia del risparmio e la concessione del credito, ma che riguardano anche i pagamenti e una gestione più attiva del proprio patrimonio. È il cliente evoluto, profilo più che raddoppiato in soli due anni, passando dal 9% del 2009 al 21% del 2011, legato ad una maggiore stabilità e al progredire del processo di integrazione anche finanziario. Guardando il dato allinterno dei soli titolari di un conto corrente, il peso del profilo evoluto diviene ancora più evidente, passando dal 16% del 2009 al 32% del 2011. (stranieriinitalia)